Parin, smania di grandezza e prezzi dei carburanti

Gli italiani, almeno una fetta consistente, soffrono di mania di grandezza e in questi giorni ne stanno dando gran prova, lo si vede come stanno trattando la questione dell’aumento dei carburanti, non accettano che due economie da terzo mondo, quali sono Cina e India, influenzino il mercato mondiale dei carburanti con le loro richieste di prodotti finiti, non vorrai mica che l’Italia subisca l’onta di non essere in grado di determinare i prezzi internazionali di gasolio e benzina?

Perché in questo fine di luglio qualcuno si è accordo che i prezzi dei carburanti sono aumentati e ha colto la palla al balzo per occupare il palcoscenico offerto dai media, e fin qui possiamo anche starci, ma siccome per questi soggetti è impensabile che gli italiani subiscano gli effetti delle piccole economie citate in precedenza ecco che hanno decisamente preso di mira il colpevole per
eccellenza: il benzinaio!

Fare chiarezza nel nostro settore è una battaglia persa in partenza, troppa colpevole ignoranza, troppa voglia di scaricare su altri le proprie responsabilità, troppa voglia di farsi del male da soli, bisogna sempre che ci sia un colpevole, e il benzinaio è perfetto per questo.

Quotidiani del settore e persone con elevate competenze specifiche hanno ben spiegato del perché i prezzi internazionali sono saliti, nulla di strano e pure molto prevedibile, Cina e India, e non solo loro, stanno richiedendo più prodotti raffinati, la produzione mondiale non si è subito adeguata alle richieste e la legge di mercato ha fatto il resto. Troppo banale per essere speso dagli urlatori.

Per dare un paio di numeri, troppi confondono le idee, riportiamo che il prezzo medio al litro di gasolio e benzina in provincia di Treviso, rilevato sul sito Osservaprezzi Carburanti del MiMIT, alle 8.00 del 30 luglio era di € 1,740 per il gasolio e 1,885 per la benzina, che non sono certamente i 2,50 € sparati sulla testa degli italiani. Per inciso l’aumento alla pompa è inferiore a quello dei prezzi internazionali. Che poi in autostrada il prezzo dei carburanti venduti in modalità servito sia folle non è cosa di oggi, magari qualcuno ha sempre dormito…

Come se non bastasse questa disinformazione il governo ha calato l’asso del cartellone dei prezzi medi regionali, che da domani sarà esposto dai gestori, e lo sta vendendo come il cartellone dei miracoli che metterà a posto quei furbetti dei benzinai che non si adegueranno ai prezzi medi.

E già molti benzinai, quasi la metà, si sta già fregando le mani in vista di maggiori guadagni al litro, perché, come dimostra la statistica, metà dei prezzi praticati sono inferiori al prezzo medio e l’altra metà superiori, e siccome già adesso questo prezzo medio è considerato quello giusto ecco che chi sta sotto si adeguerà ben volentieri mentre chi sta sopra soffrirà perché non è lui che determina il prezzo di vendita. E poco male se l’adeguamento al rialzo lo si ritroverà sul prezzo medio, e allora si che il cartellone avrà fatto il miracolo, solo che non riguarderà i consumatori.

Gc_TV – Il coordinatore
Moreno Parin

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Gio
Gio
1 anno fa

Mi sembra che il Signor Parin abbia fotografato benissimo il problema, cari giornalai avete fatto una figura di m. Non credo che tutti siano andati a fare rifornimento dove il prezzo è altissimo. Poi dirò che il mio benzinaio di fiducia è 70 millesimi superiore alla media, ma io continuo ad andare lì.

antonio
antonio
Rispondi a  Gio
1 anno fa

Risparmio non e’ sempre guadagno.
Giustissimo,.la fiducia

Gianni
Gianni
1 anno fa

Tutta la storia del cartello è partita dalla fake news dei 2.50€ al litro e dopo 8 mesi ancora continua…anche i giornalisti servi hanno una buona dose di colpe