Descalzi, Eni: L’Europa “in rianimazione” – Convegno sull’Energia Organizzato da Forza Italia

Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ha sollevato questioni cruciali riguardanti l’indipendenza energetica dell’Italia e dell’Europa durante il convegno organizzato da Forza Italia presso la Camera dei Deputati. Accanto a figure di spicco come il vice presidente del Consiglio Antonio Tajani, il capo dei deputati Paolo Barelli e il responsabile energia Luca Squeri, Descalzi ha espresso preoccupazioni profonde sul futuro energetico del continente.

Nel suo intervento, Descalzi ha equiparato l’Italia e l’Europa a una “Ferrari senza benzina”, evidenziando la mancanza di risorse finanziarie e l’assenza di una vera autonomia energetica. Ha sottolineato la necessità di un approccio serio e competente alla questione energetica, evidenziando che senza energia il futuro rischia di diventare estremamente difficile. “L’Italia ad oggi nel campo energetico ha quasi l’80% di fonti fossili, le rinnovabili – solare ed eolico – sono il 3%, l’idroelettrico il 10%. Se andiamo sull’elettrico non è troppo diverso ma le rinnovabili arrivano al 20%”. Quindi, “un piano di sicurezza deve fare i conti con i consumi, con qual è la domanda. Altrimenti uccidiamo transizione perché punteremmo su un’offerta che non ha un corrispettivo di domanda e alzeremmo i costi”.

Uno dei punti critici sollevati dall’ad di Eni riguarda l’inefficienza e le contraddizioni delle politiche europee in materia di energia. Ha evidenziato la mancanza di margine fiscale in Europa, ad eccezione della Germania, e la difficoltà nell’ottenere il consenso europeo sull’utilizzo dei prodotti delle raffinerie trasformate in bioraffinerie.

Descalzi ha citato l’esempio degli investimenti promossi per poi non utilizzare i prodotti, sottolineando come ciò porti a un aumento dei costi senza una reale progressione verso un’energia più pulita e sostenibile. Ha evidenziato la necessità di un dialogo aperto e trasparente sulle sfide energetiche che l’Europa affronta, esortando a un maggiore impegno verso l’indipendenza energetica e l’utilizzo di risorse e competenze disponibili. “Quando noi parliamo di raffinerie che devono essere trasformate in bioraffinerie, tutti ci dicono di sì in Europa. Però quando poi chiediamo all’Europa se possiamo usare il prodotto di queste bioraffinerie, la risposta è no, un continente povero, senza margine fiscale, vengono promossi investimenti per poi non utilizzarne i prodotti. Io penso che prima dell’indipendenza energetica ci vuole indipendenza e competenza intellettuale, altrimenti si arriva a contraddizioni di questo tipo: i costi salgono, vuoi essere più pulito ma alla fine sei più povero”

Il discorso di Descalzi ha colpito profondamente l’uditorio, suscitando applausi e riflessioni sulla situazione attuale. Ha concluso il suo intervento con un appello al ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando l’importanza di affrontare le sfide energetiche con coraggio e determinazione.

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