
Avanzate ieri in un incontro al ministero
Staffetta Quotidiana – I rappresentanti dei gestori carburanti che fanno capo a Angac, Gaia e Gisc_TV sono stati ricevuti ieri al Mise dal dott. Guido Di Napoli e dalla dott.sa Donatella Castrini, della Divisione IV – Mercato e logistica dei prodotti petroliferi e dei carburanti. Ai quali, informa un comunicato, hanno evidenziato le criticità che stanno subendo la maggior parte dei gestori, in particolar modo l’assoluta insufficienza dei margini previsti dagli attuali accordi economici sottoscritti dalle sigle storiche dei gestori di cui è stata chiesta ancora una volta la verifica della loro reale rappresentatività numerica. Con alcuni appunti critici sulla “bontà” degli accordi sin qui siglati e con la richiesta di mettere al centro di nuove e urgenti intese economiche un margine equo basato su reali conteggi economici e vincolato alla competitività del prezzo nel mercato locale, o trade area, cercando di garantire al meglio i gestori senza che questo possa essere inteso come un laccio alle scelte commerciali dei titolari degli impianti. Tra le richieste anche quella di essere convocati assieme alle federazioni nazionali agli incontri ministeriali e agli incontri con le compagnie petrolifere.
Il tutto illustrato in una memoria sui rapporti con le compagnie petrolifere e con la pubblica amministrazione (v. allegato). In cui, oltre al supporto del Ministero nei rapporti con le compagnie, supporto che potrebbe esplicitarsi in una “moral suasion”, le tre associazioni chiedono maggiore attenzione nel determinare incombenze che impattano negativamente sulle gestioni, sia economicamente che in termini di impegno, come l’introduzione della fatturazione elettronica, che ha abolito la “carta carburanti”, con un forte impatto economico e di tempo sui gestori, e l’obbligo della tracciabilità dei pagamenti, che ha causato un forte aumento dei costi delle commissioni pagate alle banche. Incombenze di cui non si capisce perché questo valga per i soli carburanti, mentre per tutte le altre categorie merceologiche e di servizi ciò non è richiesto: una discriminazione che non è giustificata nemmeno dall’esigenza del contrasto all’evasione, se così fosse dovrebbe valere per qualsiasi tipo di merce e servizi, quindi o si estende a tutti o si toglie ai carburanti. Andrebbe infine anche rivista la normativa relativa alla tenuta dei registri di carico/scarico dei carburanti, sia dal punto di vista operativo che delle verifiche degli enti preposti.
Per gentile concessione di Staffetta Quotidiana
Fare visita ai ministri oggi e’ tempo perso,non parliamo poi dei benzinai che in qualunque ministero troveranno nemici, infatti, hanno bollato anche i benzinai delinquenti evasori come tutte le partite iva , in piu’ COLPEVOLI PERCHE DISTRUGGIAMO IL MONDO.
VAI A LAMENTARTI CHE LAVORI SENZA UTILE ? CHE LE SPESE DELLE CARD SONO ECCESSIVE? CHE LA FATTURE ELETTRONICA TI COMPORTA PERDITA DI TEMPO E COSTI MAGGIORI? VAI A CHIEDERE QUALE MOSTRO D’INFORMATICA DEVI CHIAMARE PER ENTRARE NEL SITO DELLE DOGANE ? i ministri ti guarderanno con un sorrisetto beffardo e mentre penseranno ( son cazzi tuoi chiudi e vai a zappare terra) ti risponderanno ” VEDREMO QUELLO CHE SI PUO’ FARE ” dei nostri problemi oltre a non essere interessati con capiscono un tubo perche’ tanti ignorano che cosa e’ un distributore di benzina usando la bicicletta ecologica .