Le imprese italiane hanno dovuto sostenere un onere di almeno 5 miliardi di euro nel 2022, tra commissioni e costi accessori, per l’uso di carte e bancomat.
È quanto ha stimato Confesercenti in vista del Tavolo tecnico convocato dal ministero dell’Economia per il taglio delle commissioni sui pagamenti tramite Pos, che si terrà il 17 marzo. La Confederazione ha sottolineato che questo onere ha un peso proporzionalmente maggiore per le attività di minori dimensioni, in particolare del commercio, che vedono restringersi i margini a causa dei costi delle commissioni.
L’Italia è diventata il Paese europeo con il più alto numero di Pos, 3,9 milioni, ma il numero di operazioni rimane ancora sotto la media. Tuttavia, l’importo medio delle transazioni è più alto, circa 50 euro, un dato che sottolinea come il problema sia soprattutto relativo alle micro-transazioni. Nel 2022, le transazioni con pagamenti digitali hanno raggiunto i 400 miliardi di euro, quasi il 40% del totale speso dagli italiani.
La Confederazione ha sottolineato che i costi delle commissioni sono un problema soprattutto per le attività caratterizzate da piccoli margini sul venduto, come le tabaccherie, i gestori carburanti e le edicole. Alcune attività, come l’abbigliamento, vedono un’incidenza degli acquisti effettuati con moneta elettronica in rapida crescita, raggiungendo anche l’80% delle vendite.
Il tavolo tecnico convocato dal ministero dell’Economia è un’occasione per mettere finalmente il punto a una questione aperta da oltre dieci anni, caratterizzata da rinvii, polemiche, provvedimenti contraddittori e promesse mai mantenute. L’obiettivo del tavolo è la riduzione dei costi della moneta di plastica per i circa 2,5 milioni di piccole attività con meno di 400 mila euro di fatturato annuo. Tuttavia, Confesercenti ha sottolineato che è necessario che il governo svolga un ruolo attivo, non di semplice garante, per favorire una vera riforma che riduca le commissioni e favorisca la diffusione delle transazioni elettroniche attraverso una distribuzione più equa dei costi.
Ma allora tutto quello detto da questi ignoranti di gestori era vero !!!!
Vero che il pos serve alle banche per far cassa ,Vero che spacciare il pos come anti evasione è una balla ,serve solo a far cassa ,Vero è che fare la guerra per pos obbligatorio o no ,è una balla serve solo a fare cassa ,Vero è che spaventare la gente che ha il contante in tasca serve a far cassa .Vero è che il pos che erode il 25% del ns margine è un furto e dire che cosi non avremmo più problemi è una balla serve solo a far cassa .VERISSIMO è che le banche ,senza far nulla ,è tutto algoritmo e elettronica si sono portate a casa e spartite 5 miliardi alla faccia di associazioni consumatori ,sindacati e politici .Da queste parti si dice :alla gente è più facile metterglielo in c….. che non in testa