Nota congiunta Faib Confesercenti / Fegica del 13.1.2025: ENILIVE: LE “ANOMALIE” SUI PREZZI RECORD E SULLA SICUREZZA

Enilive ha aumentato i prezzi dei carburanti 3 volte nello spazio di quindici giorni: +1 cent il giorno di Natale (mai successo prima); +2 cent il giorno di capodanno (mai successo prima); +2 cent l’8 gennaio. Questi sono dati di fatto che, meglio di qualsiasi argomentazione, possono essere facilmente desunti dalla “riproduzione” dei “numeri” contenuti nel portale enilive: quindi è proprio enilive che, in un goffo tentativo di smentire un errore di comunicazione, si arrampica sugli specchi.

Proprio partendo da questi numeri Faib e Fegica tornano -con una nota congiunta- sui comportamenti adottati da enilive. Qualunque alibi possa essere addotto -prosegue la nota- rimane il fatto che riguarda solo enilive. Infatti, secondo le rilevazioni dei prezzi pubblicate il 10 gennaio da Staffetta Quotidiana, enilive ha un prezzo medio Italia sulla benzina superiore di 2,8 cent sul self e 9,2 cent sul servito rispetto alla media degli altri marchi petroliferi (Esso, IP. Q8 e Tamoil) e di 4,5 cent sul self e 18,5 sul servito rispetto alla media della variegata costellazione delle “pompe bianche”, che comunque da qualcuno la benzina la dovranno pur comprare.

Stesso ragionamento per il gasolio: +3,2 cent sul self e +9,4 cent sul servito rispetto alle altre petrolifere; +4,7 cent sul self e +18,6 cent sul servito rispetto alle “no logo”. In un contesto tanto disarmante, verificabile ancora più puntualmente per singolo bacino di utenza sul sito ministeriale che pubblica quotidianamente i prezzi di ciascun impianto, provare persino a sostenere che non si è aumentato i prezzi quanto si sarebbe “dovuto” è piuttosto bizzarro. Ancora più seria, se non grave, appare la questione “sicurezza”: anche in questo caso -chiariscono i sindacati dei Gestori- sono le “carte” a parlare chiaro. Accompagnate con due comunicazioni distinte, Faib e Fegica hanno inoltrato da una parte a Eni corporate e dall’altra a Ministro degli Interni, alla Polizia di Stato, ai Carabinieri, alla GdF e ai Vigili del Fuoco, una più che esplicita comunicazione dell’AD di Enimoov -società interamente controllata da enilive- inserita nei “corsi di aggiornamento sulla sicurezza” per gli appaltisti. Le istruzioni impartite in caso di controlli -persino in situazioni di emergenza- sono chiare e non hanno certo bisogno di commento.

Proprio in funzione della rilevanza di tali istruzioni, ad Eni corporate -concludono Faib e Fegica- è stato chiesto di intervenire perché siano rescissi tutti i contratti in essere con Enimoov (quelli con i quali è già stata affidata la gestione di circa 600 distributori enilive in tutta Italia); ragione di contestazione che si va ad aggiungere a quelle già ripetutamente manifestate sull’utilizzo illegittimo dei contratti di appalto nel settore, peraltro fortemente discriminatori per i gestori, enormemente più onerosi rispetto a quelli riservati a Enimoov controllata al 100% da enilive. Fatto che impedisce ai Gestori di competere efficacemente su un mercato nel quale sono obbligati ad acquistare in esclusiva dallo stesso soggetto che interviene direttamente, anche se con altro nome, nella stessa fase distributiva, in spregio del Regolamento europeo e in violazione dell’articolo 101 del Trattato di Roma.

Di seguito il testo in pdf della nota sindacale, completo di allegati: i prezzi pubblicati da Staffetta quotidiana e le due comunicazioni a eni corporate e alle Pubbliche Autorità.

FEGICA-FAIB – Nota congiunta – 13.1.2025 + allegati

 

Sottoscrivi
Notificami
guest
1 Comment
più vecchi
più nuovi più votati
Feedback in linea
Vedi tutti i commenti
trackback
2 mesi fa

[…] nodo centrale è la politica dei prezzi dei carburanti adottata da Enilive. Secondo i Sindacati, stando anche a quanto reso pubblico dagli organi di stampa di settore, […]