FAIB e FEGICA chiedono un confronto urgente con Enilive: necessaria la ripresa della negoziazione collettiva

FAIB Confesercenti e FEGICA tornano a sollecitare un confronto con Enilive per affrontare questioni di primaria importanza per i Gestori della rete carburanti. Con una comunicazione inviata ai vertici dell’azienda, i Sindacati hanno ribadito la necessità di riprendere “le normali relazioni industriali volte”, al rinnovo degli Accordi aziendali alla definizione di una regolamentazione chiara per le attività non-oil, fino alla politica dei prezzi dei carburanti e ai vincoli imposti sugli ordini e le consegne di carburante.

FAIB e FEGICA sottolineano come gli Accordi aziendali per i Gestori di rete ordinaria e per quelli della viabilità autostradale siano ormai scaduti da tempo, mentre l’intesa sulle attività non-oil non è mai stata formalizzata. Attualmente, quest’ultima dovrebbe essere regolata dall’Accordo interprofessionale del 1998, come confermato anche da diverse pronunce giudiziarie.

“Appare, infatti,  scrivono Faib e Fegica, una “questione” non più procrastinabile, senza che ciò allarghi vieppiù il solco già ormai significativo, anche fiduciario, che si è creato tra la rete distributiva a marchio e l’Azienda”.

Altro nodo centrale è la politica dei prezzi dei carburanti adottata da Enilive. Secondo i Sindacati, stando anche a quanto reso pubblico dagli organi di stampa di settore, l’azienda sta praticando strategie poco competitive, non adeguandosi alle dinamiche di mercato e, di conseguenza, mettendo in difficoltà i Gestori nel garantire condizioni concorrenziali ai propri clienti.

Un altro punto di contestato riguarda l’imposizione da parte di Enilive di quantitativi minimi di ordine (drop) e giorni fissi di consegna. Secondo FAIB e FEGICA, queste prescrizioni” “one to one”, “oltre ad essere illegittima, trattandosi pur sempre di condizioni di natura squisitamente economica, oltreché normativa, pare determinare uno squilibrio nella relazione contrattuale tra le parti, tanto ingiusto quanto iniquo, posto a carico del Gestore.”

La questione si è resa ancora più attuale dopo la recente comunicazione con cui Enilive ha annunciato la cessazione della facoltà di richiedere ai Gestori l’adeguamento immediato del prezzo in caso di riduzione del listino, eliminando al contempo il rimborso per le giacenze di carburante. Una decisione che rischia di creare ulteriori difficoltà economiche alle gestioni. A tal proposito, per tutelare i propri associati, FAIB e FEGICA hanno inviato una comunicazione ufficiale in cui invitano i Gestori a ritenersi nel pieno diritto di ordinare i quantitativi di carburante ritenuti necessari per la gestione del punto vendita e di non subire penalizzazioni ingiustificate a seguito delle nuove disposizioni aziendali.

I Sindacati sottolineano che qualsiasi riduzione del prezzo consigliato non deve tradursi in una contrazione del margine di guadagno, come stabilito dagli Accordi collettivi attualmente in vigore.

Alla luce di tutte queste criticità, FAIB e FEGICA chiedono un incontro immediato con Enilive per discutere delle problematiche sollevate e per definire un nuovo quadro normativo che possa garantire equità e sostenibilità economica per i Gestori.

Le Federazioni restano in attesa di un riscontro da parte dell’azienda e ribadiscono la propria disponibilità ad avviare un tavolo negoziale nel più breve tempo possibile. Se la situazione non dovesse trovare una soluzione condivisa, i Sindacati annunciano che si riservano di intraprendere tutte le azioni necessarie a tutela dei propri associati.

Faib-Fegica vs enilive – 11.3.2025

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Salvatore
Salvatore
9 giorni fa

Questo è il solito pippone la solita litania che si ripete da molto tempo e che non si riesce a trovare una soluzione perchè soluzione non c’è per un motivo semplice che questi di Enilive e i loro simili, delle gestioni non gli frega più nulla…come dire voi fate quello che volete che tanto noi andiamo avanti per portare a termine il nostro disegno che è nient’altro quello di ritornare in possesso dei loro impianti , e se poi qualcuno di noi prova a far valere un proprio diritto si è scavato la fossa con le proprie mani perchè questi Signori ve la faranno pagare come è capitato a diversi colleghi , e non c’è sindacato che vi possa difendere ,e tutto questo è testimoniato dal fatto che non è più il sindacato dei tempi passati, non ha più l’autorevolezza la forza per contrastare costoro per tutti i motivi che conosciamo ed è evidenziato dal fatto che non si riesce a portare a compimento questioni che riguardano un intera categoria e che sono di importante rilevanza per la sopravvivenza delle gestioni!!!! e concludo dicendo che per noi questa storia finirà: come il canto del Cigno..

Tony
Tony
9 giorni fa

I margini devono aumentare non possiamo rimettere soldi soldi siamo stufi…
Rimettiamo sempre noi basta

Salvatore
Salvatore
Rispondi a  Tony
8 giorni fa

Ma di quali margini stai parlando che forse non ti è chiara una cosa che il gestore la figura del gestore con i suoi diritti ed il suo contratto di comodato…. che mi pare che ti riferisci a questa figura non ha più nessuna valenza o ragione di esistere per le compagnie è una storia finita , se qualcuno di noi si illude che questi faranno accordi con noi è solo un nostalgico un sognatore , ora c’è soltanto un soggetto le compagnie e se vuoi lavorare per questi devi accettare quello che ti propongono questi Signori il resto come vedi sono soltanto chiacchiere e quindi: testa bassa e pedalare altrimenti consegni le chiavi!!!!

Franco
Franco
8 giorni fa

Sarei curioso ,di sapere quanto costa al litro ,ad Eni, un impianto con un gestore ,e quanto costa un impianto al litro in Eni moove .