
Se la situazione non fosse così drammatica, ci sarebbe da farsi una risata. Mi chiama un collega della Esso per raccontarmi un episodio surreale che sembra uscito da una commedia degli errori.
“Ti rendi conto? Oggi mi è venuto a trovare l’addetto commerciale di Eni,” mi dice. E già lì, lo ammetto, la mia curiosità si è accesa. “E sai cosa cercava? Un gestore. Proprio per il tuo ex impianto che hanno appena affidato a un altro qualche mese fa.”
Il collega, uno che questo mestiere lo fa da parecchi anni e ne ha viste di ogni tipo, lo guarda incredulo. “Ma scusa,” gli dice, “puoi essere bravo quanto vuoi, bello, simpatico e professionale… ma con i prezzi che avete, la gente non entra più nei vostri impianti nemmeno a regalargli il caffè.”
L’addetto commerciale, quasi imbarazzato, ammette che effettivamente la questione è rilevante. Non può negarlo. Il collega, sempre più curioso, prova a capire se magari stavano pensando di lasciare l’impianto in self-service, ma l’addetto chiarisce subito: “No, no. Stiamo cercando un gestore in grado di presidiare l’impianto e offrire servizio al servito.”
A quel punto il collega non riesce a trattenere una risata amara. “Ma state cercando un dipendente o un pazzo? Perché chi lo farebbe mai, con i vostri prezzi e con i margini che ormai non coprono nemmeno le spese? È come fare beneficenza a Eni, tenendo aperto l’impianto a proprie spese.”
L’addetto commerciale si rende conto che il messaggio è chiaro, ma non molla. Prima di andarsene, quasi sconsolato, si gira e dice: “Beh, se conosci qualcuno che potrebbe essere interessato, fammelo sapere.”
E lì il collega esplode: “Ma scherzi? Io a qualcuno che conosco non gli rovinerei mai la vita così. Non ci penso proprio!”
Questa scena grottesca è solo un esempio dell’assurdità a cui siamo arrivati. Un tempo c’era la fila per gestire un impianto Agip: oggi, invece, i commerciali devono andare a mendicare gestori direttamente negli impianti dei concorrenti. Come un mendicante alla ricerca di un’anima buona disposta a farsi sacrificare sull’altare della politica dei prezzi più assurda e suicida del mercato.
E pensare che sarebbe bastato far vivere dignitosamente quello che era un Gestore da 35 anni, un professionista che ha preferito scappare davanti a politiche commerciali tanto assurde quanto insostenibili. Come un cancro che ha preso piede nell’azienda e che sta progressivamente uccidendo non solo le gestioni, ma anche gli stessi impianti aziendali.
E poi, come se non bastasse, la stessa azienda – per bocca di quegli stessi addetti rete che vanno in giro a mendicare la gestione di altri impianti – si prodiga in messaggi arroganti e minacciosi, intrisi di una prepotenza vergognosa. Messaggi che non fanno altro che svilire le persone, ancora prima dei Gestori, trasformandoli in meri numeri, utili solo ad accelerare un fallimento certo e inevitabile.
Davvero un’ottima strategia di supporto a quello che dovrebbe essere il primo partner aziendale. Non c’è che dire, un capolavoro di lungimiranza imprenditoriale. D’altronde, se il piano aziendale è quello di collezionare impianti chiusi e gestori rovinati, possiamo dire che il traguardo è ormai raggiunto.
Questi delle compagnie non cercano gestori ma solo dei condannati a morte, si perchè è proprio di questo tipo di persone che le compagnie cercano , persone che non avendo esperienza nel settore e non sapendo in che situazione si vanno ad infilare accettano inconsapevolmente, per poi dopo poco tempo rendersi conto delle enormi difficoltà e che oramai è troppo tardi, e ne esci con le ossa rotte, per via di una situazione economica fallimentare con tutte le conseguenze che si creano accettando di fare il gestore per questi….. “benefattori” questo non è più un lavoro ma un rovinarsi il proprio futuro in quanto non ti riconoscono più i diritti di uomo e di persona, che deve gestire un impianto con tutte le responsabilità e le incombenze burocratiche ed amministrative che ciò comporta, questi negli ultimi anni hanno fatto della macelleria sociale portando le gestioni alla fame… basta vedere solo il margine che attualmente questi benefattori riconoscono alle gestioni un elemosina!!!!! e per quanto riguarda la riforma del settore e il ridicolo tira e molla, e che cosi facendo non si arriva mai alla fine, una roba VERGOGNOSA…. per non usare un altro termine!!! e aggiungo che se questi delle compagnie cercano ancora gestori devono dare i diritti quelli che ci hanno portato via e non l’elemosina che si da ai mendicanti??? e il mio consiglio che posso dare a coloro che sono intenzionati a prendere in gestione un impianto e di stare lontani dalla……a!!!!!!