Investì e uccise un ladro che si era introdotto nel suo distributore di benzina ad Arzachena. Dopo 14 anni di indagini, processi e incertezze, Lucio Filippeddu, il benzinaio di Arzachena, è stato finalmente assolto in appello per la morte di Franco Muggiolu, giovane di Sassari.
Una sentenza che ha posto fine a una lunga e complessa vicenda giudiziaria, iniziata nella notte di ottobre del 2009, quando Muggiolu fu scoperto, insieme a un complice, mentre tentava di rapinare il distributore di benzina nella periferia di Arzachena.
I giudici della Corte d’appello di Cagliari hanno emesso la sentenza di assoluzione, ribaltando la condanna di dieci mesi inflitta in primo grado. Lucio Filippeddu si è sempre dichiarato non responsabile della morte di Muggiolu, sostenendo di averlo inseguito nel piazzale antistante le pompe di benzina a bordo del suo furgoncino. Durante la corsa, secondo la sua versione, il giovane sarebbe caduto, sbattendo la testa contro un blocco di cemento presente sul luogo.
La notte in questione, Filippeddu era giunto nella sua stazione di servizio dopo che l’allarme antifurto aveva segnalato un’attività sospetta. Il distributore era già stato preso di mira in passato, e la reazione del benzinaio fu immediata: inseguire i due uomini che cercavano di fuggire a piedi dall’interno del bar. La situazione, complicata e ad alta tensione, ha portato a un esito tragico. La tesi della difesa dell’imputato che “non voleva investire il ladro”, ma voleva solo fermarlo e lo ha investito in un momento di esasperazione per 17 furti subiti all’epoca. Il reato viene derubricato in “omicidio stradale”, dove l’uomo viene condannato a 10 mesi (con pena sospesa) dalla Corte d’Appello per la morte del giovane, ritenuto per metà responsabile dei fatti.
Il percorso legale di Filippeddu è stato complesso. Inizialmente assolto dall’accusa di omicidio preterintenzionale nel 2015 dal giudice del Tribunale di Tempio Pausania, le successive sentenze con rinvio hanno portato alla condanna a dieci mesi per omicidio colposo. Solo ora, con l’assoluzione in appello, si conclude una lunga battaglia giudiziaria che ha segnato la vita di entrambe le famiglie coinvolte.
Quanto e’ costato tutto questo al povero benzinaio?ha ricavato per sostenere tutte le spese di processi ,avvocati e altro!..Italia ……