Europam risponde sui mancati rifornimenti, ma non chiarisce. Gestori ancora a secco

Dopo giorni di silenzio e l’ondata di articoli apparsi il 6 maggio 2025 sulla stampa nazionale e locale, Europam ha finalmente diramato un comunicato stampa nel tentativo di fare chiarezza sulla vicenda che ha travolto la rete dei suoi impianti. Purtroppo, più che chiarire, il comunicato solleva ulteriori dubbi.

Secondo quanto riportato dalla stessa azienda: “In merito ai limitati disservizi avuti, alcuni sono stati già definiti mentre altri lo saranno a brevissimo termine.”

Tuttavia, nessuna spiegazione viene data sul reale motivo dell’interruzione dei rifornimenti, che ha lasciato per settimane a secco diversi impianti, con pesanti danni economici e di immagine per i gestori coinvolti. Si tratta, secondo quanto riportato da Staffetta Quotidiana, delle “conseguenze di una riorganizzazione logistica”. Ma l’azienda non lo conferma ufficialmente, lasciando ai lettori il compito di intuire.

Quel che è certo è che Europam, finora, non ha mai risposto direttamente ai gestori, nemmeno a quelli che hanno inviato formali richieste di chiarimento e domande di risarcimento danni. Una mancanza di trasparenza che si somma a un silenzio che dura da mesi: già ai primi di dicembre 2024, Vincenzo Nettis della Faib in Piemonte aveva denunciato pubblicamente i problemi legati all’approvvigionamento e il disagio crescente dei gestori.

A nulla sono valse le richieste di intervento, le comunicazioni inviate, le segnalazioni pressanti da parte delle organizzazioni sindacali. I gestori si sono trovati  costretti a fronteggiare clienti insoddisfatti, serbatoi vuoti e nessuna prospettiva chiara. Ora arriva il comunicato, ma senza nomi, date, spiegazioni né scuse.

Nel comunicato si legge che: “Europam intende rassicurare utenti e gestori che i rifornimenti delle proprie stazioni di servizio verranno garantiti.”

Ma senza chiarimenti sulla reale portata della crisi logistica e senza alcuna assunzione di responsabilità concreta, queste rassicurazioni suonano vuote. Nessuna parola viene spesa sul futuro delle relazioni con i gestori, sul ripristino dei margini economici persi, sulle cause che hanno condotto al disservizio.

Una vicenda, che potrebbe nascondere problemi della rete molto più strutturali di quello che sembra. Daltronde il problema degli approvvigionamenti degli impianti di carburante non è un problema nuovo. Già in passato abbiamo dovuto affrontarela questione a seguito del mancato rifornimento dei carburante lungo la Costiera Amalfitana durante il weekend che precede Ferragosto, alle mancate consegne agli impianti Enilive denunciate dalle associazioni dei gestori dopo la triste vicenda dell’esplosione del deposito di Calenzano, solo per fare qualche esempio. 

Il tutto scaricato sempre sull’ultimo anello della filiera, con la richiesta di DROP insostenibili per agevolare la logistica che al minimo alito di vento diverso dal normale va in affanno.  

Per questo sarebbe opportuno dare risposte serie e non comunicati scarni e superficiali come quello di Europam. 
Sottoscrivi
Notificami
guest
0 Commenti
più vecchi
più nuovi più votati
Feedback in linea
Vedi tutti i commenti