FEGICA: IL SETTORE È IN LUTTO: È MORTA LA RAGIONE!

VITTIMA DI EGOISMI, CINISMO, PICCOLI AFFARI DI BOTTEGA, INCAPACITA’ DI LEGGERE LE DINAMICHE DEL SETTORE. NE DA’ TRISTE ANNUNCIO LA CATEGORIA DEI GESTORI CHE HA TENTATO, IN OGNI MODO, DI TENERE IN VITA ALMENO LA SPERANZA

Bisogna avere il coraggio di chiamare le cose con il loro vero nome, senza trincerarsi dietro dichiarazioni di circostanza che hanno come unico, vero obiettivo quello di lanciare la palla nel campo dei Gestori rei -udite, udite- di essersi mobilitati per dire no! allo smembramento della rete, all’introduzione, forzosa (e con violenza, verbale e non) dei contratti di appalto per salvare quello che resta di un settore che, scientificamente, l’industria petrolifera sta tentando di distruggere da anni, dimostrando di aver perso tutta la sua capacità di assumere un ruolo-guida in un comparto strategico per la vita del Paese.

Di riassetti e di riorganizzazioni del settore ne abbiamo visti molti ma nessuno con questa “violenza” che non trova alcuna giustificazione in corrette relazioni industriali. Che a pigiare il piede sull’acceleratore sia, in questo momento, proprio eni -attraverso uno dei suoi molteplici assetti societari- lascia sconcertati perché la scelta di precarizzare la rete ed i suoi Gestori non trova riscontro in alcuna fase della sua vita industriale. Ma, forse doveva accadere. CERCANDO MALDESTRAMENTE DI NASCONDERSI DIETRO UN PRESUNTO RECUPERO DI EFFICIENZA, HANNO QUINDI COSTRUITO UN MURO, UN VERO SCHERMO DIETRO IL QUALE METTERE A RIPARO RESPONSABILITA’ DELL’AZIENDA. Ecco perché, da un punto di vista formale, eni si accinge a sostenere che ha rispettato la Legge affidando ad una sua società controllata al 100% (eni moove) la “gestione” (sic!) degli impianti; tale “contenitore” si avvarrà nell’esecuzione del contratto, di “appaltatori” che non risponderanno ad eni ma alla società di proprietà di eni con il risultato di lasciare l’Azienda partecipata dallo Stato (al 35%) indenne da qualsiasi controversia! I contratti di appalto proposti, oltre ad essere economicamente inadeguati, introducono elementi di precarietà totale: è sufficiente, al di là delle durate contrattuali previste (non più di due/tre anni) che eni rescinda il contratto di gestione con enimoove senza che questa si opponga, per autorizzare la stessa ad interrompere il contratto con l’appaltista in quanto è venuto meno il bene oggetto del contratto.

Il tutto infarcito da oneri, garanzie anche sul trattamento economico dei dipendenti, fidejussioni, ed obblighi (con sanzioni) che fanno dell’appaltista un vero e proprio lavoratore dipendente che sarà obbligato a controprestazioni disciplinate solo dai CCNL (e noi ci batteremo perché ciò sia sancito). Ci chiediamo che cosa ne pensi l’Amministratore Delegato di Eni, De Scalzi. Va, infatti considerato che un possibile accoglimento della nostra tesi (considerato che i contratti di appalto sono contro legge) esporrebbe l’Azienda ad un significativo aggravio dei costi. Tanto da azzerare e portare in negativo i conti della divisione: ne vale la pena? Senza contare che diventa difficile rendere compatibile tale situazione con il codice ETICO aziendale. Mentre tutte le Aziende -chi più e chi meno- chiedono flessibilità contrattuale che le Organizzazioni dei Gestori si sono dichiarate pronte a discutere per trovare idonee soluzioni, invece, c’è chi ancora continua a ritenere insufficienti le aperture: dopo i contratti di affidamento in uso gratuito (da flessibilizzare), dopo i contratti di commissione (su cui, a lungo, le aziende hanno insistito ma dopo averlo ottenuto lo hanno scarsamente utilizzato), dopo l’apertura sulla contrattualistica per gli impianti “ghost” e quelli totalmente automatizzati, ancora la loro ingordigia non si placa.

Il vero obiettivo -come hanno cominciato (a mezza bocca) a sostenere- è quello di avere le mani libere sulla rete nella quale decidere, a loro piacimento, come, quando e chi cambiare o chi “ricattare” per costringerlo ad accettare condizioni capestro. Non ci sembra una strategia particolarmente illuminata, degna di aziende industriali che si ammantano di un “rigore” etico che si riservano, però, di ostentare solo in pubblico o quando la situazione lo dovesse richiedere.

Ci si passi l’accostamento urticante che desumiamo da informazioni di stampa: in questo settore -così come nell’appalto nel settore dell’alta moda- il sistema di scatole cinesi funziona nello stesso modo: il marchio del lusso appalta al una società controllata al 100% la realizzazione di un prodotto.

Questa società controllata al 100% si avvale di appaltisti che le consegneranno il risultato dell’appalto. Con sfruttamento dei lavoratori pagati con pochi centesimi per un prodotto che costa al pubblico migliaia di euro/anno. La Società madre, a quel punto, facendo finta di non sapere cosa accade nel resto filiera, prenderà il prodotto come il risultato di lavorazioni compatibili con il proprio codice etico e le immetterà sul mercato (a prezzi folli). Quando, poi, dovesse intervenire un’ispezione e si verificassero delle violazioni o lo sfruttamento di lavoratori in condizioni di scarse condizioni di tutela della salute e della sicurezza, la società-madre avrebbe buon gioco a sostenere che era completamente all’oscuro di quanto accadeva nella parte bassa della filiera (che era posto sotto il controllo di un terzo soggetto). In questo modo la medesima società-madre spera di evitare di essere direttamente coinvolta.

Abbiamo detto, per evitare confusione, che questo schema è largamente replicato nel settore, considerando che, oggi, i contratti di appalto -fatti sottoscrivere in violazione della norma a ex Gestori o a “manager” sono circa 6.000 (quasi un terzo degli impianti), il problema è urgentissimo così come è indispensabile un intervento che ripristini la “certezza del diritto”.

Ci auguriamo che il Governo, in linea con le indicazioni della X Commissione della CdD, abbia la volontà di trasformare gli ordini del giorno approvati in norma.

Ci auguriamo che il tavolo di “filiera” che da oltre otto mesi sta lavorando con l’obiettivo di trovare una sintesi produca, alla fine, quel documento condiviso nella sua interezza e, accantonando le riserve ed i veti posti da qualche azienda petrolifera, sia nelle condizioni di presentare una sua autonoma proposta al Governo ribadendo che i particolarismi, gli individualismi, gli egoismi non hanno diritto di cittadinanza. Occorre fare uno sforzo per contenere quelle pulsioni antisindacali che sono messe in atto per facilitare il calpestamento dei diritti di gente -i Gestori- che, invece, ha sempre fatto ciò che doveva nel rapporto con la Società.

CD Flash n 2 del 11 04 2024

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PIPPO
PIPPO
6 mesi fa

Leggendo questo articolo non so se piangere o vomitare Piangere perché riassume la fine delle gestioni in modi ineluttabile ,Piangere perché alla vigilia di assemblee ,e discorsi vari per cercare di portare a casa il salvabile ,questi signori ignorano sia il sindacato sia i LORO gestori ,buttandoli in pasto a ignobili società e questo é vomitevole Però bisognerebbe anche chiedere a gestori e sindacato :cosa stiamo facendo per far cambiare le cose ? attualmente NULLA :NULLA!!!!!Quindi dico a chi scrive :di cosa ti lamenti ? cosa vuoi fare ? cosa hai fatto negli ultimi 4 mesi da quando ENI Vi ha comunicato le proprie decisioni ? NULLA!!!! Siamo e siete capaci solo di lamentarvi e di aspettare che qualcuno ,Governo ,Commissioni ,ecc vi dia una mano .SIETE VOI E NOI GESTORI CHE DOBBIAMO PRENDERE PER LE PALLE LE COMPAGNIE PETROLIFERE !!! LO CAPIAMO O NO !!! IL TAVOLO e vuoi vedere che non cera un tavolo ,non porterà nessun risultato se non quello di dar tempo a ENI di fare i cazzi suoi Sveglia !!! SCIOPERO SUBITO !!!o tutti a casa
Dopo questo articolo ,quale gestore ha la voglia e l entusiasmo di aprire bottega ?

Massimo
Massimo
Rispondi a  PIPPO
6 mesi fa

Nella tua pur apprezzabile riflessione manca un parte (a mio avviso la più importante) che è il ruolo della politica e delle istituzioni in generale di questo paese. Ovvero, di chi ha la responsabilità di promulgare le leggi e poi di farle rispettare. Ho detto politica in generale quindi evitando di alimentare inutili e stupidi argomenti sulle responsabilità di una parte politica rispetto ad un altra. Puoi fare tutte le iniziative forti e legittime (come la denuncia agli organi preposti per la violazione sul lavoro dipendente) che diventano inutili se chi deve fare rispettare la legge si gira dall’altra parte. Daltronde le tragedie di questi giorni sul lavoro in appalto a ditte esterne sono il frutto di questo modo di operare.

PIPPO
PIPPO
Rispondi a  Massimo
6 mesi fa

Io penso che una cosa sbagliata sia stata cercare di coinvolgere la politica per poi accorgersi che la politica non ha ,e non sta facendo nulla per i gestori ,anzi ci ha classificato ladri ,truffatori ,inutili .
Peso che i gestori abbiano ancora molto da poter fare per salvare ,anzi modificare in meglio il settore .Basta smetterla con i piagnistei e guardare il proprio orticello ,destinato a scomparire .Dovrebbero capirlo tutti

Massimo
Massimo
Rispondi a  PIPPO
6 mesi fa

Non è questione di sbagliato o giusto ma di regole che vanno rispettate e che sono le leggi che regolamentano il settore di cui il garante è il governo di turno nel nostro caso l’allora ministero dello sviluppo economico ora mimit. Che poi i gestori debbano fare la propria parte invece di consegnarsi spontanemente al proprio carnefice questo è fuori da ogni dubbio.

PIPPO
PIPPO
Rispondi a  Massimo
6 mesi fa

Il Governo ,può gestire la parte “burocratica” di un P V ,far rispettare le leggi sulla sicurezza ,cpi ,metrature essenziali ecc Non può certo intromettersi nei rapporti tra privati ,se si accettano 2 centesimi al litro ,non può certo il governo dire non è giusto ,se un commerciante decide di tenere aperto 13 ore al giorno ,sono cazzi suoi .Se un imprenditore o pseudo tale vuole avere qualcosa deve lottare con la sua controparte o chiude bottega non possiamo essere imprenditori e poi chiedere aiuto perchè non siamo capaci di gestirci Chiaro

Massimo
Massimo
Rispondi a  PIPPO
6 mesi fa

Il governo non fa assolutamente nulla di quanto hai scritto. La parte burocratica che hai citato è di competenza degli enti preposti che devono (o dovrebbero) fare rispettare le leggi: Ti invito a farti un minimo di ripasso sulle norme che regolamentano il settore ed il rapporto tra proprietari del decreto e gestori. Norme nazionali e comunitarie che equilibrano ( se osservate e fatte osservare) il diverso rapporto di forze in campo. Non stiamo parlando di un contratto tradizionale tra due soggetti privati che hanno le stesse identiche caratteristiche. Noi siamo lontani anni luce da essere imprenditori, commercializziamo un prodotto gravato da una forte tassazione e siamo vincolati da un contratto di fonritura in esclusiva. Pertanto il tuo è un ragionamento privo di conoscenza e (se posso) di coscienza. Non è chiedere aiuto ma pretendere che la politica faccia il suo dovere a favore dei cittadini che l’hanno eletta. Stiamo parlando dell’A B C della democrazia.

PIPPO
PIPPO
Rispondi a  Massimo
5 mesi fa

Intendo burocrazia tutto quello che serve ,le leggi che si devono rispettare per tenere o aprire un P V
I rapporti tra GESTORI e Compagnie sono ,o erano regolamentati da un contratto di COMODATO accettato da tutti Questo tipo di contratto è andato bene o quasi fino ad oggi
Se i gestori in questi anni hanno degenerato il contratto di comodato ,l unico a mio avviso valido e si sono venduti ,illusi ,l essere imprenditori ,commercianti ,diventando schiavi delle petrolifere non è certo per colpa del contratto ,nel contratto non cerano scritto di lavorare per lo scontone ,con il covid ,pulire il vetro come obbligo ,NON sfruttare la maggiorazione del prezzo sindacalmente si può fare
Pertanto se il mio ragionare può essere privo di conoscenza ,molti altri sono solo il frutto della disperazione Solo oggi ci si accorge che mentre si spazzava il piazzale ,si puliva il vetro ,non si aderiva allo sciopero per fregare il vicino ,si lava un auto a 20 per fregare il vicino il mondo avanza e allora si chiede aiuto a chiunque Ti assicuro Massimo che la mia coscienza è apposto mentre la mia rabbia non è apposto vedendo a 60 anni ,per colpa di QUATTRO MANGIA MERDA !!! lo dico che si capisca ,hanno rovinato un settore magnifico

Stefano v
Stefano v
Rispondi a  PIPPO
6 mesi fa

Se ci sono migliaia di Illuminati gestori che negli ULTIMI 26 anni Hanno Firmato Tutto Quello Che L Eni Chiedeva ( DALLO SCONTO DI PASQUA 1998 IN POI PER FINIRE ALLE DOMENICHE SUL PIAZZALE AD AIUTARE I CLIENTI A FARE A MENO DEL SERVIZIO DEL GESTORE) (SCAVANDOSI LA FOSSA ) COSA C ENTRA IL SINDATO ?!?! SE L ESERCITO E’ STATO DI PECORE E’ INUTILE PRENDERSELA CON I GENERALI. CHI FU CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SE STESSO. QUINDI ACCUSA RISPEDITA AL MITTENTE. NON AGGIUNGO ALTRO PER PUDORE .

Last edited 6 mesi fa by Stefano v
PIPPO
PIPPO
Rispondi a  Stefano v
6 mesi fa

I gestori che 26 anni fa firmavano anche la tutto e di più sono oramai in pensione o vecchi ,La storia ricorda i generali non i soldati .e i ns generali molto bravi a prendersi i meriti ,oggi si devono prendere anche i demeriti e le critiche .Gestori compresi
Mi dispiace dirlo ma negli ultimi anni i gestori hanno avuto poca voce in capitolo su molte decisioni e se oggi la situazione e questa la colpa è di tutti nessun escluso

oleoblitz
oleoblitz
6 mesi fa

nessuno ha inventato l’acqua calda, quello che fa oggi ENI lo fece SHELL con i suoi gestori e poi andò via dall’Italia (allora tutti zitti) …ma di cosa stiamo parlando? sembra di cadere dalle nuvole…tutti sanno, i gestori ENI son ancora a crederci intanto preparano la loro dipartita, li stanno massacrando peggio di altri gestori, intanto ENI fa scuola e tutti la copieranno. ecco perchè insisto nella chiusura degli impianti incompatibili…togliamo e facciamo pulizia…una volta per tutte…

Massimo
Massimo
Rispondi a  oleoblitz
6 mesi fa

Tutti zitti? ti posso garantire che Fegica ha organizzato diverse riunioni coinvolgento tutti gli associati in partecipazione (sotto la sigla Aico ) che – come succede per alcuni degli appaltatori di oggi – all’inizio erano antusiasti della loro condizione finendo per essere in breve tempo disperati. La versione precedente di questo sito fu la principale voce di questa opposizione e tu che sei un vecchio (e attento) lettore lo avresti dovuto sapere. Ci fu pure una protesta nei giorni di un o dei gran premi d’Itali, organizzata dall’allroa comitato di protesta contro Aico. Poi shell (scritto volutamente in minuscolo) anche per altre ragioni preferi scappare dall’Italia.

oleoblitz
oleoblitz
Rispondi a  Massimo
6 mesi fa

è vero ho sbagliato nel “tutti zitti” ma alla fine dopo tante proteste che ne venne fuori???….la shell se ne andò come fece nel 1976, certamente per loro politiche commerciali (è tornata in Italia da 2 anni per colorare gli impianti della petrolifera adriatica) comunque mi fa piacere che mi leggete da vecchio del mestiere che sono…sorriso

Gestore stufo
Gestore stufo
6 mesi fa

Articolo da stampare e far imparare a memoria agli sciagurati che stanno accettando dei contratti che sono degni del peggior caporalato. Ma tanto è inutile, come in precedenti occasioni, il gestore Enizzato ha piena fiducia nel padrone che gli porta la ciotola con i croccantini e la mano è calda con la penna pronta per la firma

SALVATORE
SALVATORE
6 mesi fa

Colleghi di questa situazione che stiamo vivendo in questo momento purtroppo per la nostra categoria ,penso e che la speranza di ottenere un qualcosa di positivo per quanto mi riguarda credo che siamo giunti al capolinea , e lo dico con rammarico e nel contempo rabbia perchè se si poteva fare un qualcosa si doveva agire molto prima e non sto ad analizzare le colpe o le cause di questa disfatta o fallimento chiamatelo come volete perchè di questo si tratta , in questi ultimi anni abbiamo assistito ad uno smembramento del settore carburanti praticamente si è ridotto a pezzi perdendo la capacità di stare sul mercato con compagnie di una certa importanza , e si è assistito ad un ritiro progressivo di questi soggetti , e con la situazione attuale dove i marchi più importanti si ritirano dal mercato italiano ,e dove coloro che ancora rimangono appaltano gli impianti a soggetti che ne gestiscono diversi con manodopera a basso costo senza avere più nessun tipo di legame con le gestioni , poi aggiungiamo il fatto che con la ritirata delle compagnie più importanti dal mercato italiano sono stati sostituiti da tanti soggetti propietari di alcuni impianti che detengono attualmente circa il 60% del mercato attuale e con questo quadro della situazione è molto difficile da ricomporre per fare fronte comune se non impossibile , e concludo dicendo che peggio di cosi non ci poteva capitare, e chiudo augurando a tutti un in bocca al lupo!!!

Stefano v
Stefano v
6 mesi fa

Se ci Sono Migliaia di Illuminati Gestori che negli ULTIMI 26 anni Hanno Firmato Tutto Quello Che L Eni Chiedeva ( DALLO SCONTO DI PASQUA 1998 IN POI PER FINIRE ALLE DOMENICHE SUL PIAZZALE AD AIUTARE I CLIENTI A FARE A MENO DEL SERVIZIO DEL GESTORE)(SCAVANDOSI LA FOSSA ) COSA C ENTRA IL SINDATO ?!?! SE L ESERCITO E’ STATO DI PECORE E’ INUTILE PRENDERSELA CON I GENERALI. CHI FU CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SE STESSO. QUINDI ACCUSA RISPEDITA AL MITTENTE. NON AGGIUNGO ALTRO PER PUDORE .

Last edited 6 mesi fa by Stefano v
Stefano v
Stefano v
6 mesi fa

SALUTO IL SIG TIMPANI LUI SI VERO LOTTATORE E PALADINO DELLA GIUSTIZIA SINDACALE AL CONTRARIO DI CERTI GESTORI PRIMA SUL PIAZZALE TUTTE LE DOMENICHE A FAVORIE IL SELF CON SCONTO (SCAVANDOSI LA FOSSA ) E ORA LAMENTOSI LEONI DA TASTIERA

SALVATORE
SALVATORE
Rispondi a  Stefano v
6 mesi fa

Condivido pienamente il tuo post e confermo soprattutto il tuo riferimento AL SIGNOR TIMPANI SINDACALISTA CON I COGLIONI SOTTO e lo scritto in carattere maiuscolo perchè io personalmente ho una stima e una riconoscenza nei confronti di QUESTO UOMO che purtroppo e dico purtroppo non ce ne sono più sono persone che nel mondo sindacale sono in via di estinzione ,e dico questo perchè io ho avuto a che fare con l’ altra faccia del mondo sindacale e posso dire che oramai sindacalisti di questo CALIBRO in giro non credo che se ne trovino, sono diventati delle mosche bianche una rarità e voglio fare un saluto da “Torino” alla Francese al buon TIMPANI Chapeau Chapeau!!!

Roberto Timpani
Roberto Timpani
Rispondi a  SALVATORE
6 mesi fa

Ragazzi non esagerate !! Io sono solo l’espressione e neanche tanto importante di una Federazione che ha al suo interno uomini e donne che fanno militanza , si sacrificano e hanno passione .per il resto , continuo a dire , le critiche al sindacato in generale o ad alcune Federazionibnon aiutano in questo momento triste e delicato . Quello che stiamo facendo , unitariamente e di assoluta unanimità , e’ cercare di fare assemblee,diffondere la conoscenza dei contratti capestro , e poi , passare ad azioni più significative . Nessuna speranza che questo Governo o altri ci possano risolvere i problemi , ma solo una ritrovata forza e fiducia tra la categoria . Prima shell oggi Eni , oggi ancora molti retisti , siamo sotto attacco da anni ….siamo scomodi , vogliamo diritti e dignità e questi obbiettivi, non solo nel nostro settore , sono degli ostacoli ai grandi profitti .. nessun pessimismo di fondo, ma voglia di dirigere la rabbia in modo giusto e puntuale

PIPPO
PIPPO
Rispondi a  Roberto Timpani
6 mesi fa

Buon giorno Timpani
Finalmente si è capito che il GOVERNO non centra nulla e non ci /VI aiuta ? e già questo è un punto positivo
Sarei anche molto contento che iniziassero a sparire le parole sacrificio ,umanità ,Con questi signori o pseudo tali ,perché chi umilia i propri “dipendenti ” è un infame ,Con questi ,ci vuole il bastone .Inutile girarci attorno questi capiscono solo la legge del dio denaro !! ed è li che bisogna colpirli e oggi sono i gestori ENI che hanno la forza di fare leva su questo per riportare dignità ,fiducia e speranza .COME ????DEVONO entrare coordinati dal sindacato in SCIOPERO .L unico strumento legale per colpire le aziende !! e attenzione non generale ma settoriale Immaginatevi i P V ENI chiusi per le ferie e gli altri aperti .Se non capiamo questo tutto il discorso è acqua fresca I gestori ,quelli rimasti devono capire che questo contratto è un capestro ,è la fine

SALVATORE
SALVATORE
Rispondi a  Roberto Timpani
5 mesi fa

Caro Timpani è solo Riconoscenza e Gratitudine…. Buona Vita .

Guido
Guido
5 mesi fa

Non capisco dove sia il problema, dalle mie parti le fabbriche hanno bisogno di manodopera e prendono cani e porci per la disperazione. Se avete bisogno di lavoro, cercatelo e li troverete….